PAP - FOSFATASI ACIDA PROSTATICA

Che cosè e a che cosa serve

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  1. acquadimarea
     
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    Che cos'è
    La Fosfatasi Acida Prostatica (PAP) è una glicoproteina del gruppo delle fosfatasi acide, secreta dalle cellule ghiandolari prostatiche, presente nel liquido seminale.

    A cosa serve
    Un suo aumento può essere indice di adenoma prostatico, prostatite (per valori inferiori a 6,4 µg/l), carcinoma prostatico, manipolazioni prostatiche, infarto prostatico, ritenzione urinaria e raramente carcinoma vescicale invasivo con infiltrazione prostatica.

    Il PAP è aumentato solo nel 20% dei casi di carcinoma prostatico localizzato alla ghiandola. Aumenta nel 75% dei casi solo in corso di metastasi ossee e pelviche. Ormai considerato di scarsa utilità nel controllo dei tumori prostatici, viene validamente sostituito dal PSA totale e dal PSA-Free.

    Come si svolge l’esame
    L’esame si svolge su un campione di sangue. È bene evitare accuratamente il dosaggio dopo manovre quali massaggi prostatici, esplorazioni rettali o procedure strumentali endoscopiche.

    I risultati
    I valori normali della Fosfatasi Acida Prostatica, nell’adulto, sono inferiori a 3,7 µg/l. Nei processi neoplastici si riscontrano valori elevati nel siero.

    Per saperne di più:
    Fosfatasi acida prostatica (PAP): codificata da un gene sul cromosoma 3, la sua espressione è ormono-dipendente in risposta alla stimolazione ghiandolare da parte degli androgeni. È un dimero con massa molecolare 100000 Da; le due subunità sono legate da legami chimici secondari e si separano a pH <2 e pH>10. La PAP rappresenta un marker biochimico di tumore alla prostata, insieme all'antigene prostatico specifico PSA.

    Significato clinico della fosfatasi acida

    Valori normali sono cosiderati fino a 10 UI/L per gli uomini (la PAP deve essere <4,2 UI/L) e fino a 3 UI/L per le donne.

    Un aumento della fosfatasi acida totale può essere indicatore di carcinoma alla prostata, emolisi, infarto miocardico, iperparatiroidismo, ipertrofia prostatica, malattia di Gaucher, malattia di Paget, metastasi ossee, mieloma multiplo, osteopetrosi. Livelli aumentati si riscontrano anche nei fumatori, mentre livelli minori sono stati evidenziati in pazienti affetti da sarcoidosi.
     
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